Zeppillo Vittorio
L’obiettivo dell’opera è quello di pungolare figure rigide attraverso rimodulazioni iconografiche e narrative, in un sistema complesso composto da un pot-pourri di richiami visivi: tradizione, culto, calamità, avvenimenti storici politici e religiosi si compenetrano vicendevolmente. Attraverso rimandi iconografici tento di creare un ponte con il passato, guardando alla vergine del Tintoretto: la tela diventa una centrifuga di riferimenti storico-culturali in funzione di una messa in crisi di una visione lineare. “Si presenta la notte di San Lorenzo” si pone in antitesi a “Presentazione della Vergine al Tempio”. Nell'opera del Tintoretto, l'attenzione è rivolta nei confronti della vergine; nel lavoro qui presentato il soggetto primo è altro. Ponendo la stessa iconografia, è bastato il cambiamento a livello testuale per decostruire l'importanza del soggetto primario. Non è più dunque l'essere umano il focus dello sguardo, ma è il cielo. Questo disfacimento iconoclasta dell'immagine avviene attraverso differenti livelli di decostruzione: non solo la parola e l'alterazione della temporalità, ma anche la pittura si pone come mezzo di corruzione. Come un corpo usurato dal tempo, il dipinto si muove con attrito mentre la pittura materica, di un polso poco deciso, spezza una possibile sinuosità dell’immagine. I colori a tratti si travestono da sporcizia, alcuni corpi sembrano arsi. Non c’è nulla di sano in questa raffigurazione, si respira la fuliggine e l’incertezza di un’epoca che sembra avviarsi alla distruzione. Testo a cura di Vittorio Zeppillo e Lara Pisu.
Si approccia all’arte partendo dal graffito. Con un’estetica basata sulle contrapposizioni, agisce secondo una serie di ossimori disarmonici: le superfici ora sono opaco-lucide, scarne-materiche, pulite-sporche. L’ambiguità di queste dicotomie viene riportata attraverso un segno che sembra perennemente contraddire sé stesso, lasciandosi aperto ad ogni probabilità. Un bestiario ibrido che vive in ambientazioni oniriche, il suo pittoricismo è la trascrizione di come il suo sguardo filtra il mondo. Testo a cura di Lara Pisu
olio su tela
tela
80x80