Utopie di Bellezza

Marionetta: la condizione umana

Artista

Sottani Alice

Concept

“Marionetta: la condizione umana” è un chiaro esempio della tecnica di nostra invenzione descritta nella sezione circa la poetica artistica. Il titolo della serie, “Dipinti serendipici”, rimanda al fatto che questo metodo compositivo lasci sempre aperta la questione del soggetto, che deve essere trovato e non concepito, e che rappresenta quindi un incontro in parte casuale e in parte lungamente cercato: la serendipità, appunto. Il quadro raffigura una marionetta appesa a dei fili che maneggia due forme ovoidali gemelle, una tenuta stretta tra le mani e una che le cade sulle ginocchia. Il volto, prospetticamente riconoscibile ma impenetrabile nella sua essenzialità geometrica, richiama i manichini metafisici. La figura è sospesa e in armonia con il colore tenue dello sfondo e il suo abito rimanda ad un immaginario medievale; infatti, la scena è immersa in un’atmosfera ancestrale che esprime un senso di leggerezza, di immutabilità davanti al tempo ed estraneità ad esso. Davanti all’opera si percepisce il quieto scorrere del tempo, il fluttuare tra le cose che pian piano si fanno storia. Vi si può quindi ritrovare una metafora della condizione umana: appesa, fluttuante, in equilibrio, alle prese con le cose del mondo ma, alla fine, placidamente immersa in una stasi ancestrale e metafisica che non può cambiare.

L’opera proposta fa parte dei “Dipinti serendipici”, una serie di disegni realizzati mediante un’innovativa tecnica di completa invenzione dall’artista. La base è una “struttura” di inchiostro Sumi, ottenuta mediante lo spargimento e il movimento dell’inchiostro e l’inclinazione del piano di lavoro. Successivamente si cerca, tra le forme astratte della struttura, un soggetto concreto, figurativo, che viene poi evidenziato mediante i colori ad acquerello in modo da lasciare visibile la struttura d’inchiostro sottostante. In questo modo si ottengono soggetti che sono di base astratti, poiché apparsi casualmente tra le macchie d’inchiostro, ma il cui aspetto è reso concreto dall’azione unificatrice del colore. Ogni opera è quindi il frutto di una lunga ricerca nell’astratto, un’immersione da cui emerge una presenza concreta che appare distintamente come tale anche se non è stata creata deliberatamente. Di particolare interesse è la coesistenza all’interno di un’unica opera di astratto e figurativo, uniti in un sorprendente e inedito dialogo. Infatti, sebbene figurativo, il soggetto è costituito da forme che sarebbero impensabili razionalmente e che provengono direttamente dall’astratto. Questo metodo, quindi, permette di disegnare senza decidere intenzionalmente il soggetto, ma solo cercando di scovarlo nella struttura astratta d'inchiostro. La definizione e la scelta del soggetto sono, dunque, un processo altamente inconscio, che scorge e contemporaneamente crea nuove forme.

Inchiostro nero Sumi e acquerello

Carta cotone

Dimensione

100 x 70 cm