Donatone Sofia
Concept dell'opera: Su una terra contaminata da pregiudizi e giudizi, c’è sempre un punto dove le nostre linee si incontrano. Si ha per vie culturali ed ideologiche la tendenza a giudicare le vite degli altri senza conoscerle; ne si giudicano i comportamenti, le scelte, il modo di vestire, il ceto sociale, lo stipendio, la famiglia di provenienza, la religione, le sfumature della pelle, il genere al quale si sente di appartenere, persino i sentimenti e il diritto di amare . Il metro di giudizio utilizzato fa sì che le nostre vite appaiano migliori delle altre e questo ci appaga perché viviamo sotto un principio malsano di competizione. Ci avvaliamo così di una verità che non abbiamo ma che siamo sicuri di avere. Eppure, siamo così simili che mi chiedo a cosa serva. Siamo fatti delle stesse parti che potremmo comporci e ricomporci all’infinito o completarci. Persuasi dall’egoismo, dimentichiamo che in quanto esseri umani siamo egualmente fragili, respiriamo la stessa aria, camminiamo sullo stesso suolo e viviamo nell’incognita del tempo che abbiamo. In un punto qualunque della terra, ogni giorno, i nostri corpi si mischiano al punto da fondersi. Le nostre vite si intrecciano sul terreno per poi sciogliersi in mare, dove l’assenza dei vestiti ci fa visibilmente assomigliare. Osservando due donne che si raccontano a vicenda su una spiaggia, mentre le loro linee si confondono, questa fotografia è un invito a guardare gli altri con cura e dubbio, è un grido all’empatia e all’umanità. Testo illustrativo della mia poetica: La fotografia è un modo per me per raccontare la bellezza che ci circonda, la poesia che leggo nelle persone. Mentre cammino per la città percepisco dei richiami; so che quella cosa, quella persona, quel tempo deve esser fermato, devo fotografarlo, ma non so perché. Il tutto è molto istintivo, a volte anche frettoloso per non perdere il momento, al punto che mi dimentico della tecnica. Capisco solo dopo, tornata a casa mentre scorro le foto e mi soffermo a guardarle, perché l’ho fatto. Altre volte invece, è un commento attento di chi le guarda a svelarmi cosa avessi visto. Fotografo lasciandomi guidare dall’istinto, dall’amore e dal rispetto. Credo in un’arte utile, che abbia qualcosa da dire e che soddisfi il bisogno umano di ricerca della bellezza.
2688 x 1792