Murittu Federica
Il cammino verso il riconoscimento dei diritti delle donne è stato particolarmente lungo e difficile, per secoli si è lottato per la parità dei sessi in campo economico, sociale e politico. Le donne non possedevano alcun potere decisionale, non avevano accesso all'istruzione e essenzialmente erano destinate a un principio di adattamento. Tutt'ora in alcuni paesi in via di sviluppo, sopratutto in quelli dell'area islamica si vive ancora una pesante condizione d'inferiorità. Questa condizione ci ha portato ad uscire da un vissuto di anonimato sociale, nell' ordinarietà dell’esistenza attuale si pensa di non contare nulla e di non avere valore, per cui diventa necessario creare una situazione sociale extra-ordinaria in cui le vite semplici delle persone diventano eventi speciali che vengono esibite davanti ad un pubblico di potenziali estimatori che si espande teoricamente all’infinito, attraverso mezzi di facile comunicazione: Facebook, Instagram, Tik tok che dovrebbero trasmettere la personalità di ogni individuo, tramite i filtri bellezza, le vocine modificate, le pose e i balletti virali ci rendono vittime di una realtà stereotipata in cui tutti conduttori si atteggiano in maniera analoga e impersonale. Le fotografie mostrano angoli, scorci di paesaggi, piuttosto scarni nella loro esattezza geometria, a cui, da un certo punto in poi, si accompagna, quasi in versione mimetica, un corpo dalla postura innaturale che ne mima e al tempo stesso marca la rigidezza. L'innaturalità della posizione assunta dai corpi inseriti, e lo sforzo fisico vuole enfatizzare il principio di adattamento per cui la donna continua a lottare. L'albergo è l'ambiente utilizzato come paesaggio, rappresenta i non-luoghi, individuati da Marc Augè negli anni novanta del novecento, spazi che oggi possono essere definiti luoghi identitari a tutti gli effetti, se per luogo si deve intendere, secondo un impostazione antropologica, uno spazio di relazione.
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