apicella andrea
L'opera realizzata ha come obiettivo di sensibilizzare l'occhio umano. Accostando linee col bianco e nero, voglio creare forme in tre dimensioni, che faranno riconoscere lo spettatore nell'opera, diventando così se stesso l'opera. La forma che uscirà sarà diversa da spettatore a spettatore, il mio compito è di tracciare la linea, geometrizzarla, unendola, ma è lo spettatore che la riconosce e farà propria l'opera e la forma che uscirà.
Dopo gli studi professionali all’Istituto d’arte F. Menna, e la Laurea in Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ho preso consapevolezza della mia ricerca artistica, che giorno dopo giorno mi portano i risultati voluti. In questi miei elaborati l’interesse è quello di sensibilizzare l’occhio umano, attraverso la realizzazione di composizioni astratte. Utilizzando piani, forme, linee e figure, provo ad esplorare la concezione dinamica dello spa- zio e della struttura grafica. Le composizioni sono strutturate da costanti linee unitarie, dominate da una gestualità continua, che può essere ripetuta all’infinito. Lo scopo essenziale delle composizioni è quello di dare alla linea un valore. Non farla diventare parte di una forma, ma far diventare la linea, forma stessa. L’atmosfera dell’opera deve rendere coinvolgente e visionaria l’ambiente dove è immerso lo spettatore, realizzando in minimi termini opere in tre dimensioni, facilmente percepibili di facile descrizione, e veloce interpretazione. Il risultato è l’identificazione di un’oggetto, ovvero di un’associazione di elementi sensoriali e distinti. Quindi per comprendere il fenomeno percettivo delle composizioni, non bisogna partire dalla descrizione della singola linea, ma dalla forma percettiva globale, perchè la forma non è data dalla semplice somma di linee, ma è qualcosa che nasce da una necessità interiore.
acrilico
tela
65x65