Utopie di Bellezza

Deborah Ferrante

Artista

Ferrante Deborah

Concept

La foto è scattata in un campo estivo in un piccolo comune della provincia di Pescara, in Abruzzo, dedicato a persone con disabilità fisiche e cognitive di vario genere. Durante il campo, tutti i giorni e le attività sono completamente e spassionatamente dedicati a loro. Persone esperte sono a loro disposizione per la musicoterapia, il canto, il teatro, l’arte, l’equitazione, la piscina eccetera. Sono giorni in cui per loro non esistono barriere, limiti, diversità, disuguaglianze, ingiustizie. Sono giorni in cui possono sono tutti uguali e hanno la possibilità, per loro del tutto inusuale, di fare tutto, insieme a tutti gli altri, e in cui ognuno trova, con le proprie risorse, la maniera di rapportarsi ad ogni attività. Entrare nella loro casa di quei giorni e scoprire, tra le altre cose, i quadri che lì erano riusciti a realizzare, ognuno con i suoi colori e i suoi paesaggi dell’anima, è stato un tripudio di bellezza indescrivibile. Vedere una persona che parte da una situazione in cui non sa tirare fuori la propria voce e non sa come relazionarsi con gli altri, ma che riesce a piccoli passi a comunicare attraverso una nota, un passo di danza, un disegno, una cavalcata è un’emozione che merita di essere portata alla luce, raccontata, fatta conoscere, per far sapere a tutti che ognuno, al di là delle personali difficoltà, può superare qualunque barriera. Non c’è ostacolo che può compromettere la ricerca della propria felicità. I luoghi dove questo può accadere e diventare reale non sono più semplicemente luoghi fisici, ma luoghi dell’anima, i ‘buoni luoghi’ della pace interiore, quelli da custodire e dove poter sempre tornare quando tutto attorno sembra farsi buio. Sono luoghi di utopica bellezza, quelli che nessuno potrà mai portare via. Poetica La foto è inserita in un più ampio progetto sulla disabilità, che non vuole concentrarsi sulle mancanze che questa porta con sé, ma sulle risorse che può far mettere in campo. In questa fase, in particolare, sto raccontando il lavoro di una musicoterapeuta, che con estremo amore e con immensa passione conduce a piccoli passi bambini e ragazzi (ma anche adulti) verso la parte più profonda di sé, per tirare fuori tutte le potenzialità che hanno dentro, anche (e forse soprattutto) quando non riescono a farlo con le parole. Attraverso le luci e le ombre della fotografia, vorrei dare voce a chi normalmente non sente di averne una, per darle spazio ma anche per sensibilizzare chi non è abituato a ragionare con la ‘diversità’ perché ne ha paura. Conoscere realtà differenti, immedesimarsi ed entrare in empatia con problematiche con cui in qualunque momento della vita potremmo trovarci davanti, può aiutare ad aprire un dialogo fruttuoso per tutti. Un dialogo che può farci scoprire un’inimmaginabile bellezza.

Dimensione

100 x 100 cm x 100 cm