Sala Giacomo
Complici Spazi vuole portare l’osservatore a riflettere sulla natura strutturale dell’opera. Essa infatti viene intesa come il luogo di accoglienza dello sguardo che percorre lo spazio e giungere sulla superficie pittorica per perdersi al suo interno. Un luogo di ristoro composto a sua volta da un insieme di spazi. Questi vengono in primo luogo delineati dal telaio stondato che si capovolge, si distacca dalla parete che lo supporta per entrare ancor di più in contatto con il luogo che lo accoglie. Successivamente la tela avvolge e rimarca questa nuova conformazione. Ricopre e delinea ulteriori spazi che verranno a loro volta trasformati dal colore. Infine la materia pittorica attraverso le sue ripetute stratificazioni dà origine a strutture articolate. I luoghi che nascono, sono in relazione costante tra loro e l’ambiente che li circonda. La pittura invita l’osservatore curioso a indagare la sua essenza. Lo sguardo giunge dall’ambiente circostante al luogo della pittura, l’opera nel suo insieme, per essere accolto al suo interno e potersi perdere in questa altra dimensione viva e ricca di energia.
Progettualità e processualità sono elementi fondanti della mia pittura che vede nel gesto pittorico il mezzo unico attraverso cui svelare la natura del colore. Una pittura composta da un susseguirsi di piccole pennellate giustapposte, che danno origine a stratificazioni materiche in costante dialogo tra loro. Strutture e sovrastrutture si articolano sulla superficie pittorica fino a saturarla di colore. L’opera pittorica vuole ricercare e richiamare a sé lo sguardo dell’osservatore che coscientemente si avvicina ad essa. Stuzzicare la curiosità e l’interesse di chi guarda per portarlo dentro la pittura. Le fitte trame della tela devono avvolgere lo sguardo e portarlo in una consapevole ricerca sull’essenza del colore.
pittura a olio
Tela
60x60x4 cm