Utopie di Bellezza

Bucaneve

Artista

Grenno Anna

Concept

Da quando ci si ricorda dell’uomo, la bellezza si è sempre cercato di rappresentarla. C’è chi l’ha legata fortemente ad un concetto estetico, chi ad uno introspettivo, chi addirittura in antitesi con quello che pensava in quel determinato periodo la società (pensiamo, ad esempio, al Locus Horridus di Alfieri). Possiamo però affermare più in generale che essa sia un concetto astratto e del tutto soggettivo che, in quanto tale, vive di tanti altri piccoli ‘affluenti’ che ne vanno a costituire il letto del fiume. Uno di questi è sicuramente la purezza. E se dovessimo andare a scovare il posto in cui essa zampilla, dove cercarlo se non nei bambini? Creatività, curiosità, determinazione, ambizione e socialità, caratteristiche proprie dei più piccoli, sono i principi che dovremmo adottare anche noi che abbiamo lasciato il mondo dell’infanzia da qualche tempo.

Appurata la bellezza come concetto astratto e la purezza come suo affluente, bisogna prender coscienza del passato. Tutto quello che è stato, è frutto di quello che siamo e seme di quello che sarà. E così questo lavoro, vede come fonte d’ispirazione per la composizione dell’opera, un caposaldo della pittura rinascimentale: la “Venere” del Botticelli. Grandi maestri che nel tempo hanno scolpito artisti divenuti successivamente anche loro mostri sacri dell’arte dai quali quest’opera trae spunto. Nel cielo infatti, dove vengono riportati colori non del tutto naturali, troviamo una chiara ispirazione a de Chirico e a Turner. Negli elementi naturali, la sintesi pittorica e la spontaneità del tratto richiamano Ligabue e Rousseau. Il lavoro nasce in linea al legame personale con i due di Francesco Guccini 'E un giorno' e 'Culodritto'.

Pittura ad olio

tela

Dimensione

50x100