Casuso Carlos
Il Dittico proposto è concepito da due opere di dimensione 30x35 cm l'una, sono state entrambe realizzate elaborando degli elementi inerenti alla Storia della Pittura e delle associazioni ad elementi del quotidiano. "X-Tyson Fury" (lato sinistro) è stato realizzato partendo da un riferimento al dipinto Cristo incoronato di spine di Dirk Bouts, il titolo del lavoro riporta alla vicenda biografica del Pugile Tyson Fury, il doppio volto presente in quest'opera è un riferimento al disturbo bipolare cui è affetto il Pugile. In"La verità in Pittura"(lato destro) riordino formalmente il famoso teschio presente nell’opera “Ambasciatori” dipinta da Hans Holbein il Giovane, lo dipingo e gli metto in bocca un bel sigaro, che non è altro che il dipinto “Ambasciatori” deformato, ovviamente se il quadro è visto da una precisa prospettiva riappariranno gli ambasciatori, l’ambientazione, gli arredi e il crocifisso presenti nell’opera originale. Ho realizzato questa piccola tela con l’intento di fare un Divertissement in pittura, usanza tipica del XVII° secolo, in questo dipinto il tema Memento mori è esplicito e giocoso, mi piace l’idea che il teschio che nella tradizione rappresenta la morte e la cenere dunque la fine dell’esistenza, a sua volta si fuma gli Ambasciatori e il dipinto rendendoli cenere ma in un modo inconsueto.
Il mio lavoro si sviluppa in Pittura e Disegno, Il contenuto del mio lavoro ha dei caratteri che rimangono fissi nel tempo ed altri che mutano, mi è sempre interessato costruire un'immagine cercando di inserire più medium possibili in una sola immagine, i miei input per realizzare un lavoro possono essere dei rilievi egiziani o delle tavole medievali, come la grafica 3d o la fotogrammetria, mi interessa principalmente l'idea stessa di poter realizzare un'immagine che contenga tracce di medium il più possibile lontani tra di loro . Un elemento puramente teorico che torna nel mio lavoro in pittura e disegno è la riflessione sul momento Post-storico della società in cui vivo collegato all'elemento della Post-identità, credo che il metodo con cui lavoro, dove sono influenzato da diversi approcci stilistici e diversi input concettuali nella realizzazione di una sola immagine, sia collegato alla mia constante riflessione sugli elementi “post-storia” e “post-identità”. Quello che credo come persona nata e cresciuta in Europa in questo particolare momento storico è di non avere un’identità precisa e definita, di non far parte ad alcun tipo di comunità in maniera attiva e di non aver alcun specifico credo, proprio da queste considerazioni si sviluppa il mio lavoro che attinge a molti registri stilistici e concettuali, proprio perché non mi riconosco in alcuna specifica definizione. Credo che quindi nel mio caso l’attività artistica è un modo di elaborare il trauma di questa mancanza di riferimenti, di valori e di appartenenza a qualche gruppo specifico. Nei miei recenti lavori ho spesso parlato di temi molto dibattuti nel contemporaneo, come l’esaurimento e l’alienazione che vivono le persone nel mondo contemporaneo o in altri lavori ho fatto riferimento ad alcuni rapporti di sottomissione contemporanei associati al problema storico del colonialismo.
Olio su tela e tempera grassa su tela
tela
35x30cm ciascuno